Recensione Gigabyte RTX 2080 Xtreme

La Gigabyte RTX 2080 Xtreme offre buone prestazioni e strizza l'occhio a tutti gli utenti che ritengono l'estetica un aspetto fondamentale su cui basare la costruzione del proprio computer.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Con la nuova RTX 2080 Xtreme, Gigabyte abbandona le linee di design delle precedenti generazioni e le rinnova, modificando sia l'estetica della scheda che il posizionamento degli RGB, ora presenti anche sulle ventole, sia il sistema di raffreddamento.

Come le altre RTX 2080, anche questa Xtreme offre 2994 CUDA core e 8 GB di memoria GDDR6. La frequenza di boost porta la scheda fino a 1890 MHz, una velocità superiore a quella della Founders Edition e che si riflette in prestazioni migliori.

Il sistema di raffreddamento adottato da Gigabyte copre tutti i componenti chiave della scheda (core, VRAM e MOSFET), così da garantire maggior stabilità in overclock. Le ventole utilizzano il sistema WindForce Stack 3x.

Si tratta di una soluzione che impiega tre ventole da 100 mm, con quella centrale con le pale di forma diversa e rotazione in senso contrario rispetto alle altre. In questo modo Gigabyte è riuscita a migliorare il flusso d'aria e a coprire un'aria più ampia del dissipatore, in modo da offrire prestazioni di raffreddamento migliori.

Proprio il dissipatore presenta delle alette di altezza diversa e posizionate in modo alternato. Con questo design Gigabyte è riuscita a incanalare meglio il flusso d'aria e a ridurre il rumore, oltre che a migliorare il raffreddamento.

Le heatpipe, in rame, sono progettate per massimizzare la superficie di contatto con la GPU e ottimizzare il trasferimento di calore. Attraverso una grossa placca di metallo queste sono poi a contatto anche con la VRAM, per garantire un raffreddamento davvero efficace.

La connettività è garantita da 3 DisplayPort 1.4, 3 HDMI 2.0b e una USB-C con supporto a VirtualLink per la realtà virtuale offerta dai futuri visori. È possibile collegare fino a quattro monitor ed è supportata una risoluzione massima di 7680 x 4320 pixel.

Gigabyte ha pensato anche all'estetica della propria scheda, arricchendo questa RTX 2080 Xtreme con dei led RGB presenti nei loghi Aorus (sul backplate, sul lato e sulla ventola centrale) e sull'estremità delle pale delle ventole. Sono gestibili tramite il software Aorus ed è possibile scegliere tra alcuni preset o personalizzarli.

Sempre con questo programma è possibile monitorare i parametri della scheda video ed effettuare anche l'overclock, andando a modificare valori come clock del core, tensione e power limit.

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Benchmark

Abbiamo testato la scheda con 3DMark e alcuni titoli, tutti provati in Full HD, 2K e 4K a dettagli massimi. La configurazione di prova era composta da una scheda madre Asus ROG Maximus XI Hero WiFi, CPU Intel Core i9-9900K, dissipatore Cooler Master MasterLiquid Lite 120, RAM Patriot Viper 2×8 GB 3200 MHz, alimentatore Gigabyte Aorus P850W 80+ gold e SSD Crucial BX500 da 480GB. I driver della scheda video erano aggiornati alla versione 416.34.

Nei test la scheda ottiene ottimi risultati fino al 1440p, mentre non raggiunge i 60 fps nel 4K a dettagli massimi. Come nel caso delle altre RTX 2080 testate, ce lo aspettavamo; la scheda ideale per il 4K resta la RTX 2080 Ti.

Dopo circa 7 minuti di Furmark con GPU e TDP spinti al 100% le temperature si sono stabilizzate sui 75 °C (rilevati dal software), con picchi di 88 °C rilevati dalla termocamera in corrispondenza dei punti più esposti del PCB.

Le temperature sono leggermente sopra alla media di categoria, ma i carichi che si raggiungono con Furmark non sono paragonabili a quelli dei giochi in quanto è, in fin dei conti, un benchmark creato ad hoc per portare le GPU al limite. Siamo quindi convinti che, anche durante le sessioni di gioco più lunghe e pesanti, la scheda non vi darà alcun problema e le prestazioni saranno sempre al top.

La scheda è la più rumorosa tra quelle che abbiamo testato ultimamente: con le ventole al massimo il fonometro, posto a 10 centimetri di distanza dalla ventola centrale e perfettamente perpendicolare alla scheda,  ha registrato 50,5 dB. È giusto rilevare questo comportamento, ma è doveroso ricordare che il valore in decibel registrato non è tale da poter considerare la scheda come veramente rumorosa. All'interno di un case, in una normale configurazione, difficilmente renderà il PC rumoroso, soprattutto con carichi normali.

È importante ricordare che questi non sono valori assoluti in quanto le misurazioni non sono state svolte in una camera anecoica con tutte le accortezze del caso, servono unicamente per avere un metro di paragone tra tutte le schede che proveremo.

Conclusioni

Le prestazioni della Gigabyte RTX 2080 Xtreme sono in linea con le aspettative, migliori di quelle delle Founders Edition, e ideali per giocare fino a risoluzione 1440p senza alcun problema. Ovviamente se il vostro obiettivo è la risoluzione 4K, dovreste puntare a una 2080 Ti.

La presenza di numerose uscite video ci è piaciuta molto. Pur supportando sempre al massimo quattro monitor, la scheda di Gigabyte è più versatile di quelle dei competitor grazie alla presenza di tre HDMI e tre Displayport.

Inoltre è anche la scheda più bella sotto un punto di vista estetico, la decisione di mettere gli RGB anche sulle ventole permette all'utente finale di personalizzare la scheda molto più di quanto è stato possibile fare finora e garantisce un impatto visivo d'effetto. Se per voi l'estetica è un punto fondamentale nella scelta di quali componenti acquistare per il vostro computer, questa scheda potrebbe essere proprio quello che stavate cercando.

La Gigabyte RTX 2080 Xtreme offre quindi buone prestazioni ed è un'ottima scelta se volete una scheda che lasci a bocca aperta chi la guarda. La frequenza di boost maggiore rispetto a quella della Founders Edition garantisce prestazioni superiori. Le temperature e la rumorosità, anche se sopra la media, non minano in alcun modo l'esperienza di gioco.