Recensione iPhone XR: stesse prestazioni di XS e più autonomia, il vero problema è il prezzo

Recensione iPhone XR, smartphone Apple basato sul SoC A12 Bionic, lo stesso di iPhone XS e XS Max. In Italia parte da 889 euro.

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a cura di Saverio Alloggio

iPhone XR è il classico smartphone da valutare andando oltre le specifiche tecniche. C'è oggettivamente qualche mancanza rispetto a XS e XS Max, ma l'esperienza utente rimane di alto livello. La verità è che le critiche rivolte a questo prodotto non ci sarebbero neanche state se Apple lo avesse posizionato a 200-300 euro in meno rispetto agli 889 euro richiesti di partenza. È questa la criticità più grande.

Perché per il resto iPhone XR convince per davvero: le prestazioni sono assolutamente paragonabili ai suoi fratelli maggiori, ha un'ottima autonomia e un buon comparto fotografico. E poi i colori sgargianti della scocca - sei le varianti cromatiche - sono destinati a fare tendenza, molto più di quanto avvenne con iPhone 5C. Di contro però, in questa stessa fascia di prezzo, il mondo Android offre smartphone più completi.

Cos'ha in meno rispetto a XS e XS Max?

La più grande differenza è senza dubbio lo schermo. XS e XS Max hanno a disposizione uno pannello OLED, mentre su XR ce n'è uno LCD che, tra l'altro, si ferma alla risoluzione di 1.792 x 828 pixel. Siamo dunque al di sotto anche del Full-HD, divenuto ormai una sorta di standard minimo in ambito smartphone. Devo però raccontare la mia esperienza nell'utilizzo quotidiano, e sinceramente non ho sentito la mancanza di maggiore risoluzione.

Merito soprattutto dell'ottimo lavoro di calibrazione fatto da Apple su questo LCD. La riproduzione dei colori non mi ha fatto rimpiangere gli OLED, sorprendentemente anche in relazione ai neri. La luminosità è molto buona e, in aggiunta al convincente trattamento oleofobico del vetro anteriore, garantisce una perfetta visibilità all'aperto. I contrasti non sono assoluti come visto su XS e XS Max, ma anche in questo caso nulla di drammatico.

Il rovescio della medaglia è, ad esempio, non poter guardare un filmato in Full-HD su YouTube o Netflix, che può sembrare quasi paradossale nel 2018. Con la diagonale da 6,1 pollici però, c'è comunque una densità di pixel pari a 326 ppi (pixel per pollice), ovvero più che sufficiente per godersi un video senza rinunciare alla qualità visiva. E poi lo schermo grande rispetto a XS -  che ne ha uno da 5,8 pollici - torna utile per navigare sul web. Tutto ciò non toglie che, con un prezzo del genere, era lecito attendersi una maggiore risoluzione.

In ogni caso, per il mio utilizzo, ho sentito paradossalmente più la mancanza del 3D Touch. Si tratta della tecnologia che, negli altri iPhone, riconosce la pressione delle dita sullo schermo abilitando tutta una serie di funzionalità rapide. È stata eliminata da iPhone XR e, essendomi ormai abituato a servimene, mi è mancata.

Schermo 6.1 pollici LCD, 1792 x 828, 326 ppi, 19.5:9
SoC A12 Bionic, Hexa-core (2x Vortex + 4x Tempest)
RAM 4 GB
GPU Quad-core
Storage 64/256/512 GB non espandibili
Fotocamera posteriore 12 MP f/1.8 quad LED, OIS, registrazione video 4K 60 fps
Fotocamera anteriore 7 MP f/2.2, registrazione video Full-HD 60 fps
Sicurezza Riconoscimento del volto attraverso Face ID
Batteria 2.942 mAh
Ricarica Porta Lightning, ricarica rapida (incluso in confezione caricabatterie per ricarica standard)
Connettività Dual-SIM (e-SIM), Bluetooth 5.0, Wi-Fi ac dual-band, GPS A-GLONASS GALILEO QZSS, NFC
Reti LTE-A
Dimensioni 150.9 x 75.7 x 8.3 mm
Peso 194 grammi
Sistema operativo iOS 12
Colori Nero, Bianco, Rosso, Corallo, Blu, Giallo
Prezzo Parte da 889 euro

Sotto la scocca c'è sempre l'eccellente A12 Bionic, attualmente uno dei processori più evoluti tra gli smartphone. In iPhone XR però è accoppiato a 3 Gigabyte di RAM, contro i 4 Gigabyte di XS e XS Max. La differenza non si avverte, anche perché in questo caso la piattaforma hardware è meno appesantita dallo schermo, vista la risoluzione inferiore. Di fatto, prestazioni assolutamente paragonabili ai due fratelli maggiori.

Discorso analogo per il comparto fotografico. Anziché due, sul retro c'è una sola fotocamera, il cui sensore da 12 Megapixel con obiettivo f/1.8 - e stabilizzazione ottica dell'immagine - è esattamente quello principale visto su XS e XS Max. Fotografie in notturna e diurna dunque al medesimo alto livello, con gli algoritmi di elaborazione messi a punti da Apple che si confermano davvero efficaci. Stessa situazione per i video, che possono essere registrati fino alla risoluzione 4K a 60 fps.

Manca però il secondo sensore da 12 Megapixel con teleobiettivo. Questo vuol dire che lo zoom su iPhone XR è completamente digitale, e quindi un pò di perdita di dettaglio c'è rispetto agli altri due modelli. C'è però la possibilità dell'effetto Bokeh (sfondo sfocato) che, pur essendo gestito totalmente dal software, restituisce degli ottimi risultati. Sta di fatto comunque che ormai anche smartphone da 200 euro riescono a offrire la doppia fotocamera posteriore.