Deadpool: tutto quello che non sapete del Mercenario Chiacchierone

La falsa passione per i chimichange, un Guinness World Record e fobie paradossali: ecco alcune delle assurdità meno note di Deadpool

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a cura di Manuel Enrico

Irriverente, sboccato, esagerato, violento e totalmente folle. E questi sono solamente alcuni dei suoi pregi, visto che si parla di Deadpool, l’antieroe Marvel comparso per la prima volta nei primi anni ’90 e divenuto uno di personaggio preferiti degli appassionati di comics. Da semplice comparsa in storie dei Nuovi Mutanti a spalla di X-Force, sino alla conquista di una propria serie, Deadpool ha una lunga carriera editoriale alle spalle, in cui ha vissuto avventure che hanno mostrato tutta la sua spassosa follia e la sua unicità. In queste storie, però, si nascondono della particolarità che solo pochi Marvel-fan conoscono.

Dalla leggenda sul suo nome sino alla sua natura, sono molte le curiosità legate al Mercenario Chiacchierone, e dopo avere parlato delle origini di Deadpool, ora è il momento di svelare alcune piccole chicche sul conto del buon Wade Wilson.

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L’origine del suo umorismo è colpa di Spider-Man

La prima caratteristica che viene in mente di Deadpool è la sua incontenibile ironia, che rende spesso paradossali le sue avventure. Questo suo tratto tipico nasce dalla convinzione di Rob Liefeld, uno dei suoi creatori, che nei primi anni ’90 la Casa delle Idee avesse perso il suo personaggio più comico: Spider-Man.

Come spiegò lo stesso Liefeld:

“Lo Spider-Man degli anni ’90 era un tizio sposato e depresso. Quello con cui sono cresciuto si prendeva gioco di te o ti colpiva in faccia facendo battutine, ed era questo che volevo realizzare con Deadpool”

In effetti, negli anni ’90 la vita di Parker era tutt’altro che facile, tra simbionti alieni, crisi coniugali e storie tragiche e indimenticabili come L’ultima caccia di Kraven. La passione di Liefeld per l’Arrampicamuti divertente dei precedenti decenni fu quindi la scintilla per l’ironia spesso dissacrante di Wade Wilson, al punto che quando presentò in Marvel il concept del personaggio, Liefeld non usò mezzi termini

“E’ Spider-Man, solo che usa pistole e spade. L’idea è che sia un cretino”

Tranquillo Rob, missione compiuta!

E' il primo personaggio Marvel ad avere una vera testa parlante

Quando sei chiamato il Mercenario Chiacchierone, devi meritarti l'appellativo e Wade non ha certo paura di rimanere senza parole! Se nei fumetti i suoi sproloqui sono stati spesso capaci di far impazzire i nemici, chissà cosa potrebbe combinare se fosse reale! Un interrogativo che ha trovato risposta nella Testa Interattiva di Deadpool, primo prodotto del suo genere, che grazie ad Hasbro può riempire le nostra case con le frasi tipiche di Deadpool, consentendoci di vivere nella realtà un po' della follia del personaggio. Potete acquistarla a questo link, sempre che non teniate alla vostra sanità mentale.

Deadpool non è un mutante

Compare per la prima volta in un numero de I Nuovi Mutanti. Milita una X-Squadra, X-Force, e spesso incrocia la strada degli X-Men. Ha poteri che abbiamo visto spesso posseduti da mutanti. Deadpool quindi è mutante? Sorprendentemente, no! Il potere rigenerante di Wade, infatti, è frutto degli esperimenti del Dipartimento K, un ramo deviato del programma Arma X. Esatto, lo stesso progetto segreto che trasformò Wolverine rendendolo l’arma perfetta, come raccontato in Arma X.

Wade accettò di sottoporsi agli esperimenti del Dipartimento K in quanto erano l’unica possibilità che gli rimaneva per guarire da un cancro incurabile. E come curarlo al meglio, se non infondere nel suo organismo il gene mutante di Wolverine responsabile dell’incredibile rigenerazione dell’artigliato canadese?

Nonostante questa particolare origine del suo fattore rigenerante, Wade continua a definirsi un mutante, anche se in più di un’occasione gli X-Men gli hanno fatto notare che, a tutti gli effetti, non è veramente un Homo Superior. I mutanti infatti sono solo coloro che hanno ottenuto i propri poteri naturalmente, venendo al mondo con il gene X all’interno del proprio DNA.

Deadpool non è quindi un mutante vero e proprio

Deadpool è immune alla telepatia

Il corpo di Wade, in seguito agli esperienti del Dipartimento K, è stato talmente maltratto che il suo fattore rigenerante è costantemente impegnato a curarlo. Uno sforzo che viene esteso anche alla sua psiche, che è evidentemente stata profondamente segnata da questa esperizna traumatica.

Motivo per cui, la mente del Mercenario Chiacchierone è soggetta ad un perpetuo processo di guarigione, che la rende iperattiva e, come ben sappiamo, instabile. Grazie a questa particolarità, Deadpool ha una psiche talmente frammentata e dinamica che la sua mente è immune alla telepatia.

Deadpool ha un suo merchandise…nei fumetti!

Marvel ha dimostrato di saper sfruttare con particolare attenzione la popolarità dei propri personaggi, dando vita a cappellini, gadget, magliette e tutto quello che può esser considerato un merchandise di successo. Ma questo, ovviamente, riguarda la nostra realtà, ma cosa potrebbe mai inventarsi Deadpool?

Sentendosi invidioso di altri supereroi più famosi, il buon Wade, infatti, ha deciso di dare vita ad un proprio merchandise….direttamente nel Marvel Universe! Deadpool, senza vergogna, si presenta spesso come il più popolare degli eroi, in una campagna di auto-promozione senza eguali, al punto che sovente si vedono nello sfondo dei comics Marvel personaggi che sfoggiano magliette del Mercenario Chiacchierone o dimostrano al propria ammirazione a Deadpool mostrando dei suoi gadget

Le strane paure di Deadpool

Con tutto quello che ha passato e il suo atteggiamento scanzonato, verrebbe da pensare che Deadpool sia immune da qualunque paura. Invece, Wade Wilson ha della paure estremamente curiose. E non potrebbe essere diversamente, considerato il personaggio!

Durante una tortura da parte di Domino, infatti, Deadpool cerca di scappare dalla donna utilizzando la sua arma segreta (ma non troppo): non smettere di parlare. In questo interminabile flusso di parole, il mercenario rivela che le mucche lo spaventano da morire, confessando la sua bovinofobia. Quando Domino, divenuta la vittima del chiacchiericcio instancabile di Deadpool, confessa di esser spaventata dalle galline, Wade sostiente di avere la stessa paura.

Deadpool e Spider-Man hanno una figlia

Nel mondo Marvel la strana coppia Spider-Man e Deadpool è un vero spasso. Mentre Deadpool sembra intenzionato a conquistare il cuore dell’Arrampicamuri, il buon Parker si sottrae a questo esilarante corteggiamento, dando vita a incredibili siparietti. Eppure, i due, a sopresa, hanno una figlia!

Itsy Bitsy è il risultato di un folle esperimento di Paziente Zero, un villain che intenzionato a sconfiggere i due eroi ha sottoposto una volontaria a un esperimento con cui le sono state iniettati i geni di Spidey e di Deadpool. Il risultato è una donna dalle fattezze ragnesche, dotata di sei braccia e del pungente umorismo di Wade Wilson, che dopo avere ucciso il suo creatore ha deciso di voler le orme dei suoi padri e combattere il crimine. Le sue tendenze omicide, però hanno spinto Spider-Man e Deadpool a disintegrare questa inquietante progenie.

E’ stato il primo simbionte di Venom

Venom è da sempre uno dei nemici storici di Spider-Man. Inizialmente costume di Parker dopo gli eventi su Battleword, il simbionte è in seguito divenuto una delle nemesi dell’Arrampicamuri, dando vita ad una rivalità che si è protratta per anni.

Se la versione ufficiale della continuity marvelliana vuole che sia stato Parker il primo simbionte del parassita alieno, nella storia Deadpool’s Secret Secret Wars sembra che sia stato proprio Wade Wilson il primo a trovare il simbionte e utilizzarlo come costume.

Dopo avere provato alcune combinazioni per una nuova tuta, Deadpool ha sentito che il simbionte cercava di sondare la sua mente, cosa che lo ha portato a respingere la simbiosi, con il dubbio se questo breve contatto con la sua psiche ‘particolare’ potesse avere lasciato conseguenze sul simbionte.

Uscendo dal laboratorio, Deadpoll incrocia Spidey e gli indica dove trovare un incredibile macchinario per creare costumi.

Questa storia, come spesso accade per le avventure di Deadpool, non è stata canonizzata, e quindi non rientra nella storia ufficiale di Venom, ma sarebbe curioso scoprire che la follia di una delle storiche nemesi di Spider-Man sia frutto dell’ennesima bravata di Deadpool.

Deadpool e Street Fighter

Durante una delle sue crisi mentali, Deadpool viene convinto da un insolito terapista, Dr. Bong, che l’unico modo per guarire dai suoi deliri allucinatori sia uno scontro violento e duraturo, tramite cui scaricre tutta la sua aggressitività. Considerato il suo fattore rigenerante, Deadpool decide che il suo avversario può essere solo Wolverine, in quel momento in Giappone assieme a Kitty Pryde.

Giunto nel Paese del Sol Levante, Deadpool scopre che Wolverine non intende aiutarlo. Per provocarlo, Deadpool domanda a Kitty se abbia mai giocato a Street Fighter, e senza attendere la risposta colpisce la ragazza con un uppercut urlando ‘Shoryuken’. Ovviamente, Logan perde le staffe, strapazza per bene Wade e questi rinsavisce.

La scena però è stata letta anche dai creatori del videogioco Marvel cs. Capcom 3: Fate of Two Worlds, in cui eroi Marvel e Capcom si scontrano in lotte all’ultimo colpo. Nel roster della Casa delle Idee, figura anche Deadpool, che in omaggio alla scena con Kitty può utilizzare come mossa lo Shoryuken.

Deadpool non ha mai mangiato un cimichanga

Tutti conoscono l’esclamazione preferita di Deadpool. No, non è boobies (anche se Wade non disdegna), ma Chimichanga. Visto la frequenza con cui il killer dalla battuta pronta nomina il piatto messicano verrebbe da pensare che ne vada matto, ma in realtà non apprezza per niente questa pietanza. Ad esempio, in Cable and Deadpool #13 ripete per parecchio ‘chimichanga’ ed infine ordina…enchiladas.

Come mai allora questa esclamazione tipica? Colpa del Saturday Night Live, almeno secondo quanto racconta Fabian Nicieza, co creatore del personaggio. L’origine dell’esclamazione sarebbe la conseguenza di un gioco tra Nicieza e Mark Gruenwald, che imitavano uno sketch del Saturady Night Live visto negli anni ’90 dove degli attori si dicevano parole spagnole a caso solo per ridere l’uno dell’altro.

Deadpool ha ottenuto un Guinnes World Record

C’è da stupirsi nello scoprire che un fumetto di Deadpool ha stabilito un Guinness World Record? Considerato il personaggio, tutto sommato è anche accettabile. E giusto per rendere l’evento ancora più incredibile, è avvenuto durante la celebrazione del suo matrimonio.

La copertina di Deadpool Vol. 2 #27, infatti, realizzata da Scott Koblish e Val Staples, ritrae il momento clou del matrimonio di Deadpool, ritraendo ben 332 personaggi. Secondo i giudici del Guinness World Record, ben 224 di questi sono facilmente riconoscibili, ritenendoli sufficienti per conferire a questa tavola tutti i paramenti per esser considerata un Guinness World Record.

Riconoscimento contestato da alcuni esperti di fumetto, che vedono invece come meritevole del premio Gi.I. Joe America’s Elite, che in un numero avrebbe messo in mostra ben 236 personaggi, senza usare animali come invece fatto dagli autori della copertina di Deadpool

Deadpool ha avuto la faccia di Tom Cruise

Tra i tanti pregi di Deadpool, di certo non possiamo citare la bellezza. Gli esperimenti del Dipartimento K e la sua malattia hanno segnato profondamente l’aspetto di Wade, motivo per cui lo vediamo sempre avvolto nella sua inconfondibile tuta rossa e nera.

Eppuire, per un breve periodo Deadpool ha avuto le fattezze di un vero divo di Hollywood, niente meno che Thom Cruz. L’assonanza non inganna, per evitare problemi di natura legale Marvel preferì mascherare il nome di Tom Cruise, ma era proprio il volto dell’interprete di Missione: Impossibile quello che ha mostrato Deadpool dopo che Loki, il dio asgardiano, gli ha lanciato una maledizione decisamente insolita. E pensare che anni dopo Cruise sarebbe stato nuovamente utilizzato dalla Casa delle Idee per l'Iron Man di Extremis.

Finalmente bello, Wade sarà stato felice. Per niente, tanto che convinto che la bellezza di Thom Cruz rovinasse la sua figura cercò in più di deturparsi, sino a quando non riuscì a spezzare la maledizione e riavere il suo tanto amato volto sfigurato.

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