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Dune. Ediz. film Copertina rigida – 5 agosto 2021
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Età di letturaDa 3 anni in su
- Lunghezza stampa636 pagine
- LinguaItaliano
- Dimensioni15 x 4.8 x 22 cm
- EditoreFanucci
- Data di pubblicazione5 agosto 2021
- ISBN-108834741943
- ISBN-13978-8834741948
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Dettagli prodotto
- Editore : Fanucci (5 agosto 2021)
- Lingua : Italiano
- Copertina rigida : 636 pagine
- ISBN-10 : 8834741943
- ISBN-13 : 978-8834741948
- Peso articolo : 730 g
- Dimensioni : 15 x 4.8 x 22 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 76,385 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 1,267 in Fantascienza (Libri)
- n. 23,541 in Narrativa di genere (Libri)
- Recensioni dei clienti:
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Recensito in Italia il 25 marzo 2024


La trama è avvincente fin dalle prime pagine, con politica, intrighi, misteri e avventure ben intrecciati. La storia si svolge sul pianeta desertico di Arrakis, noto anche come Dune, e segue la vita di Paul Atreides mentre affronta le sfide della sua nuova vita in un ambiente ostile e pericoloso.
Nonostante sia stato scritto nel 1965, lo stile di Herbert è eloquente e ricca di dettagli, rimanendo scorrevole e coinvolgente, e trasportandomi completamente nel suo mondo. La profondità dei personaggi e la complessità delle loro relazioni aggiungono ulteriori strati alla trama, rendendo la lettura coinvolgente e stimolante.
L'edizione è di ottima qualità. La copertina è resistente e ben stampata, le pagine sono di buona qualità e si riesce a sfogliarlo agevolmente nonostante il numero di pagine. La traduzione è accurata (e per quanto mi piaccia leggere libri in inglese, questo è uno dei libri che ho "dovuto" acquistare in italiano per non perdere nessuna delle sfumature). La spedizione Amazon rapida come sempre.
Consigliato a tutti gli amanti del genere e a coloro che cercano una storia avvincente e ben scritta.
Nota: il libro è il primo di un ciclo di sei (di più considerando anche quelli scritti dal figlio dell'autore) ma non è assolutamente necessario leggere anche i seguenti per gustarsi a pieno la storia

La trama è avvincente fin dalle prime pagine, con politica, intrighi, misteri e avventure ben intrecciati. La storia si svolge sul pianeta desertico di Arrakis, noto anche come Dune, e segue la vita di Paul Atreides mentre affronta le sfide della sua nuova vita in un ambiente ostile e pericoloso.
Nonostante sia stato scritto nel 1965, lo stile di Herbert è eloquente e ricca di dettagli, rimanendo scorrevole e coinvolgente, e trasportandomi completamente nel suo mondo. La profondità dei personaggi e la complessità delle loro relazioni aggiungono ulteriori strati alla trama, rendendo la lettura coinvolgente e stimolante.
L'edizione è di ottima qualità. La copertina è resistente e ben stampata, le pagine sono di buona qualità e si riesce a sfogliarlo agevolmente nonostante il numero di pagine. La traduzione è accurata (e per quanto mi piaccia leggere libri in inglese, questo è uno dei libri che ho "dovuto" acquistare in italiano per non perdere nessuna delle sfumature). La spedizione Amazon rapida come sempre.
Consigliato a tutti gli amanti del genere e a coloro che cercano una storia avvincente e ben scritta.
Nota: il libro è il primo di un ciclo di sei (di più considerando anche quelli scritti dal figlio dell'autore) ma non è assolutamente necessario leggere anche i seguenti per gustarsi a pieno la storia



Segue una summa delle principali tecnologie usate in Dune: materiali di plastacciaio, librofilm e minimicrofilm, egoritratti (qualcuno ricorda i dipinti animati di Hogwarts), globi illuminanti sospesi in aria al posto dei lampadari, cinture scudo, pistole laser e pistole che sparano dardi avvelenati, rilevatori di veleno, serrature a palmo, storditori elettrici (impugnati da guardie e non da donne indifese), parabussole (funzionano a dispetto di qualsiasi anomalia magnetica), radiotrastemmitori con tanto di riceventi, ale di trasporto per i trattori da sabbia… Per volare si va a bordo di ornitotteri ovvero jet che piegano, dispiegano e battono le ali come fossero uccelli.
A parte le datate trasmittenti, i rivelatori di veleni rientrano in un contesto di “medievalizzazione” futuristica operata dall’autore Frank P. Herbert. In tal senso, Dune si fa precursore di quel “futuro usato” così perfettamente incarnato nella ferraglia del Millennium Falcon.
Per altre ragioni, invece, è tacciato di infedeltà l’omonimo adattamento cinematografico che nel 1984 ne ha tratto il leggendario David Lynch. Film intoccabile anzitutto perché diretto da Lynch, e che nel corso degli anni si è conquistato lo status di cult.
Nell’universo di Dune l’equilibrio si basa sui rapporti di forza fra varie Case dal nobile lignaggio (cosmico chiaramente) la cui lingua ufficiale è un ibrido angloslavo detto galach. E da qui il passo verso le spade laser in un prossimo futuro cinematografico è davvero breve.
Il protagonista, Paul, appartiene alla famiglia più onesta e più onorevole, la Casa Atreides. Suo padre è il molto amato Duca Leto o Duca Rosso, cosiddetto per via dei capelli. Suo nonno è invece un futuristico matador di cui la famiglia conserva il ritratto e la testa del toro che lo aveva incornato.
Il Duca Leto Atreides riceve incarico dall’Imperatore Padiscià Shaddam IV di muoversi dal suo feudo planetario e riprendere possesso dell’ostile pianeta Arrakis. Più tristemente noto come Dune poiché si presenta come un globo desertico invaso e pervaso da sabbie rosse. Il pianeta, se da un lato è illuminato da due seducenti lune, dall’altro è imperversato da tempeste di sabbia e soprattutto da vermi sotterranei sensibili al movimento in superficie e talmente giganti da fare impallidire quelli visti in Tremors. Fondamentali per sopravvivere su questa arida superficie sono nientemeno che i condensatori e i raccoglitori di rugiada...

Recensito in Italia il 11 luglio 2018
Segue una summa delle principali tecnologie usate in Dune: materiali di plastacciaio, librofilm e minimicrofilm, egoritratti (qualcuno ricorda i dipinti animati di Hogwarts), globi illuminanti sospesi in aria al posto dei lampadari, cinture scudo, pistole laser e pistole che sparano dardi avvelenati, rilevatori di veleno, serrature a palmo, storditori elettrici (impugnati da guardie e non da donne indifese), parabussole (funzionano a dispetto di qualsiasi anomalia magnetica), radiotrastemmitori con tanto di riceventi, ale di trasporto per i trattori da sabbia… Per volare si va a bordo di ornitotteri ovvero jet che piegano, dispiegano e battono le ali come fossero uccelli.
A parte le datate trasmittenti, i rivelatori di veleni rientrano in un contesto di “medievalizzazione” futuristica operata dall’autore Frank P. Herbert. In tal senso, Dune si fa precursore di quel “futuro usato” così perfettamente incarnato nella ferraglia del Millennium Falcon.
Per altre ragioni, invece, è tacciato di infedeltà l’omonimo adattamento cinematografico che nel 1984 ne ha tratto il leggendario David Lynch. Film intoccabile anzitutto perché diretto da Lynch, e che nel corso degli anni si è conquistato lo status di cult.
Nell’universo di Dune l’equilibrio si basa sui rapporti di forza fra varie Case dal nobile lignaggio (cosmico chiaramente) la cui lingua ufficiale è un ibrido angloslavo detto galach. E da qui il passo verso le spade laser in un prossimo futuro cinematografico è davvero breve.
Il protagonista, Paul, appartiene alla famiglia più onesta e più onorevole, la Casa Atreides. Suo padre è il molto amato Duca Leto o Duca Rosso, cosiddetto per via dei capelli. Suo nonno è invece un futuristico matador di cui la famiglia conserva il ritratto e la testa del toro che lo aveva incornato.
Il Duca Leto Atreides riceve incarico dall’Imperatore Padiscià Shaddam IV di muoversi dal suo feudo planetario e riprendere possesso dell’ostile pianeta Arrakis. Più tristemente noto come Dune poiché si presenta come un globo desertico invaso e pervaso da sabbie rosse. Il pianeta, se da un lato è illuminato da due seducenti lune, dall’altro è imperversato da tempeste di sabbia e soprattutto da vermi sotterranei sensibili al movimento in superficie e talmente giganti da fare impallidire quelli visti in Tremors. Fondamentali per sopravvivere su questa arida superficie sono nientemeno che i condensatori e i raccoglitori di rugiada...

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