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Blade runner - The final cut
Final cut
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5 maggio 2022 "Ti preghiamo di riprovare" | — | 1 | 7,19 € | 4,90 € |
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14 settembre 2010 "Ti preghiamo di riprovare" | Special Edition | 1 | 11,92 € | 13,36 € |
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17 novembre 2006 "Ti preghiamo di riprovare" | (director's cut) | 1 | 12,99 € | 9,90 € |
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15 aprile 2010 "Ti preghiamo di riprovare" | — | 1 | — | 16,77 € |
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29 gennaio 2008 "Ti preghiamo di riprovare" | Edizione definitiva da collezione | 5 |
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4 novembre 2008 "Ti preghiamo di riprovare" | Edizione limitata | 5 |
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Descrizione Prodotto
Blade Runner - The Final Cut

IL PERFEZIONAMENTO DI UNA VISIONE FUTURISTICA: L’EDIZIONE FINAL CUT DEL CAPOLAVORO FONTE DI ISPIRAZIONE PER MOLTI REGISTI
Visivamente spettacolare, pieno d’azione e decisamente profetico fin dall’epoca della sua prima uscita in sala, Blade Runner torna nel Final Cut definitivo di Ridley Scott, con scene ampliate ed effetti speciali inediti. Nel ruolo ormai mitico del detective del XXI° secolo Rick Deckard, Harrison Ford si muove con la sua presenza mascolina e allo stesso tempo vulnerabile in questo thriller, che ha anche i tratti di un noir di stile. In un futuro tecnologico caratterizzato dalla decadenza urbana e sociale, Deckard è all’inseguimento di pericolosi replicanti in fuga, ed è attratto da una donna misteriosa che potrebbe far vacillare le sue certezze.
Disco 1: The Final Cut (2007)
Restaurato digitalmente e rimasterizzato, con nuove sequenze ed effetti speciali inediti. Colonna sonora rimasterizzata in Dolby Digital 5.1. Introduzione del regista Ridley Scott. Commento di 3 realizzatori del film, compreso Ridley Scott.
Disco 2: Dangerous Days: la realizzazione di Blade Runner
Un documentario completo che contiene scene “dietro le quinte”, sequenze tagliate e nuovissime interviste. Uno sguardo autorevole sulla difficile realizzazione del film e sulla sua controversa eredità
Descrizione prodotto
Descrizione prodotto
NOTICE: The disk has Italian audio and subtitles.
Sinossi
vedi trama Amazon
Dettagli prodotto
- Aspect Ratio : 16:9, 2.40:1
- Fuori produzione : No
- Lingua : Francese, Italiano, Inglese
- Dimensioni del collo : 19,1 x 13,5 x 1,5 cm; 100 grammi
- Riferimento produttore : PIV 70008
- Formato supporto : DVD
- Tempo di esecuzione : 1 ora e 53 minuti
- Data d'uscita : 28 gennaio 2008
- Attori : Ford, Hauer, Young, Olmos, Walsh, Hannah
- Sottotitoli: : Francese, Olandese, Italiano, Inglese
- Lingua : Italiano (Dolby Digital 5.1), Inglese (Dolby Digital 5.1), Francese (Dolby Digital 5.1), Non disponibile (Dolby Digital 5.1)
- Studio : Warner Bros
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- ASIN : B0041KWCLK
- Paese di origine : Italia
- Numero di dischi : 2
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 329 in Film e TV (Visualizza i Top 100 nella categoria Film e TV)
- n. 30 in Fantascienza (Film e TV)
- Recensioni dei clienti:
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Nel 1982 molti cinefili videro su grande schermo cose che non poterono immaginare prima d'allora. E a trentanove anni di distanza anche le nuove generazioni, che già magari conoscono a memoria il capolavoro di Ridley Scott, saranno in grado di ripercorrere l'affascinante indagine del poliziotto Deckard e di Blade Runner - The Final Cut, versione realizzata nel 2007 e quasi totalmente simile all'originale. Con tutti i, comprensibili, timori nati in seguito all'annuncio di un futuro sequel (ma il ritorno di Scott e Harrison Ford dovrebbe in parte attenuarli) è perciò un'occasione imperdibile per i fan di questa libera trasposizione del romanzo di Philip K. Dick, Il cacciatore di androidi (scritto nel 1966), di immergersi tra le torbide e ammalianti atmosfere della Los Angeles futuristica e distopica, multirazziale e socialmente divisa, nella quale si staglia un conflitto esistenziale tra gli uomini e i replicanti.
TRAMA:
Los Angeles, 2019. Il poliziotto Rick Deckard viene forzatamente richiamato in servizio per dare la caccia ad un gruppo di replicanti fuggiti dalle colonie extramondo. In seguito a dei difetti di progettazione infatti gli androidi sono stati dichiarati "illegali" sulla Terra. I ricercati appartengono al gruppo sperimentale Nexus-6 e, rispetto ai loro simili, sono più evoluti e in grado di provare emozioni simili a quelle umane: il loro scopo è quello di rintracciare i loro creatori affinché questi trovino una cura al loro inesorabile deterioramento, che li condurrà allo spegnimento dopo solo quattro anni di esistenza. Durante le indagini Deckard si imbatte nella bella assistente di Tyrell, l'ideatore del progetto Nexus, e quando scopre che anche la donna è in realtà una replicante, le sue convinzioni saranno messe in dubbio.
RECENSIONE:
Blade Runner è a tutt'oggi uno dei pochi titoli della Settima Arte a poter fregiarsi del doppio status di Cult e Capolavoro al contempo. Fra le opere più significative degli anni '80 il film di Ridley Scott vive di una pienezza complessiva che lo eleva da semplice titolo di genere, ibridando le sue componenti sci-fi in uno stile autoriale che vive di immagini e sensazioni. Visivamente sontuoso nella rappresentazione desolante di questa metropoli del futuro, cupa e sporca nei suoi bassifondi e oppressa da invasioni tecnologiche oltre misura, con macchine volanti e megaschermi pubblicitari ad esasperare l'attualità di molte delle grandi città odierne, con uno stile scenografico che, facendo leva su effetti speciali d'avanguardia per i tempi, trasmette sin da subito un alone di decadenza nel quale i sogni sembrano destinati a spegnersi. Ambientazioni che rimandano, nelle loro notti scure e piovose, agli archetipi del noir, genere che è ben più che semplicemente omaggiato nella caratterizzazione del suo protagonista e nell'evolversi della vicenda, assimilando con cura certosina elementi cardine della corrente cyber-punk e dando vita ad una creatura di celluloide immaginifica e sontuosa. La gestione dei rapporti interpersonali tra i vari personaggi in gioco, pedine inconsapevoli di un piano più grande, si regge proprio sui binari classici, dalla femme fatale interpretata dalla splendida Sean Young, volto e fisico perfetti per il non semplice ruolo, sino al tormentato protagonista di Harrison Ford, in questa versione "penalizzato" dall'eliminazione del caratteristico voice-over presente nell'originale. Ma Blade Runner non è solo intreccio di indagini e colpi di scena, ma è un'opera di filosofia moderna inserita su tematiche sci-fi in un mix approfondito prima solo nei grandi capolavori di un tempo e ai cui toni accentuati è forse imputabile il flop al botteghino nell'anno della sua uscita. Per chi infatti sperava di rivedere Harrison Ford in un nuovo blockbuster per il grande pubblico, lo spaesamento poteva esser tale da alimentare un negativo passa-parola. Amato dalla critica e riscoperto ben presto anche dalle vaste platee, il film traccia con disarmante semplicità il vero significato dell'esistenza, ponendo l'umanità come moderna Prometeo creatrice di vita, incapace però di garantire a questi nuovi "nati" la gioia di vivere ed amarsi nella loro nuova realtà. L'ambiguità tenera e crudele che aleggia nei Replicanti Nexus-6 assume perciò ad un significato più alto, vuoi nella relazione tra Roy e Pris, vuoi nell'ormai leggendario discorso finale del personaggio interpretato da Rutger Hauer sotto una pioggia battente, condizione metereologica dalle implicite stratificazioni etiche. E in questa storia sofferta, laddove batte un cuore anche nelle macchine, la colonna sonora di Vangelis rimane un vero e proprio valore aggiunto capace di amplificare il già intenso contenuto emotivo della visione.
Nella realtà le lacrime non andranno disperse nella pioggia e non è ancora il tempo di morire, bensì quello di rivivere su grande schermo l'appassionante storia di Blade Runner. Tra neo-noir cyberpunk e sci-fi autoriale, il capolavoro di Ridley Scott non ha perso un briciolo di smalto a trentanove anni dalla sua uscita, ricordandoci ancora una volta come l'umanità non sia un valore acquisito ma un qualcosa da guadagnare in un percorso di crescita interiore profonda e dolorosa, umani o meno che si sia. Visivamente sempre maestoso nel tratteggio di questo futuro distopico e decadente, il film si regge su una solida base narrativa che mixa il genere con ruggiti filosofici ed etici che, oggi più che mai, ci pongono dinanzi a domande scomode sul reale significato dell'esistenza.
COFANETTO:
Questa versione Blu Ray di Blade Runner - The Final Cut che ho acquistato è formata da un cofanetto contenente 2 dischi, uno che rappresenta il classico Blu Ray per la visione rimasterizzata e restaurata digitalmente del film con nuove sequenze ed effetti speciali inediti, compresa la colonna sonora anche essa rimasterizzata in Dolby Digital 5.1; l'altro disco è un normale Dvd con i contenuti speciali dove si visionerà un documentario intitolato "Dangerous Days" che contiene scene "dietro le quinte", sequenze tagliate e nuovissime interviste della realizzazione di Blade Runner. I dischi sono chiusi all’interno di un normale cofanetto in plastica di color blu avvolto da un case cartonato con il disegno che ricorda la classica locandina dell'uscita del film.
Il mondo distopico ha una definizione talmente elevata che per un attimo pensiamo quasi di avere a che fare con un film di ultima generazione, dimenticandoci che l’opera di Scott risale addirittura al 1982. I colori accesi, come le luci e i neon della città, risaltano in una maniera assurda e vantano una gamma di sfumature più ampia e ciò si rende manifesto soprattutto ad un occhio clinico ma anche per merito di una visione così ravvicinata. Anche nei colori più scuri le differenze si notano e ogni dettaglio evidenzia una cura certosina e ci regala dei primi piani eccezionali. Più la telecamera si avvicina ai volti o anche soltanto ad oggetti, palazzi e strade, più si percepiscono i dettagli ed una profondità assoluta. Il Dolby Digital 5.1 è una bomba. Gli scoppi, le esplosioni e i rumori della città passano vicino alle nostre orecchie in una maniera potente e fragorosa, e se spegniamo la luce godiamo un’atmosfera di totale immersione di questo mondo distopico.
CONCLUSIONI:
Questa versione mi ha messo davvero i brividi. La qualità video fa emozionare gli occhi per la definizione e l’ampia gamma di colori previsti e mi ha fatto quasi dimenticare che si tratta di un’opera nata nel lontano 1982. Passando all’audio, rappresenta qualcosa di strepitoso, che ci fa immergere totalmente nella distopica Los Angeles. Si poteva fare qualcosa in più per gli extra, perché i contenuti speciali non sono come il film in alta definizione ma comunque godibili.

Recensito in Italia il 4 gennaio 2022
Nel 1982 molti cinefili videro su grande schermo cose che non poterono immaginare prima d'allora. E a trentanove anni di distanza anche le nuove generazioni, che già magari conoscono a memoria il capolavoro di Ridley Scott, saranno in grado di ripercorrere l'affascinante indagine del poliziotto Deckard e di Blade Runner - The Final Cut, versione realizzata nel 2007 e quasi totalmente simile all'originale. Con tutti i, comprensibili, timori nati in seguito all'annuncio di un futuro sequel (ma il ritorno di Scott e Harrison Ford dovrebbe in parte attenuarli) è perciò un'occasione imperdibile per i fan di questa libera trasposizione del romanzo di Philip K. Dick, Il cacciatore di androidi (scritto nel 1966), di immergersi tra le torbide e ammalianti atmosfere della Los Angeles futuristica e distopica, multirazziale e socialmente divisa, nella quale si staglia un conflitto esistenziale tra gli uomini e i replicanti.
TRAMA:
Los Angeles, 2019. Il poliziotto Rick Deckard viene forzatamente richiamato in servizio per dare la caccia ad un gruppo di replicanti fuggiti dalle colonie extramondo. In seguito a dei difetti di progettazione infatti gli androidi sono stati dichiarati "illegali" sulla Terra. I ricercati appartengono al gruppo sperimentale Nexus-6 e, rispetto ai loro simili, sono più evoluti e in grado di provare emozioni simili a quelle umane: il loro scopo è quello di rintracciare i loro creatori affinché questi trovino una cura al loro inesorabile deterioramento, che li condurrà allo spegnimento dopo solo quattro anni di esistenza. Durante le indagini Deckard si imbatte nella bella assistente di Tyrell, l'ideatore del progetto Nexus, e quando scopre che anche la donna è in realtà una replicante, le sue convinzioni saranno messe in dubbio.
RECENSIONE:
Blade Runner è a tutt'oggi uno dei pochi titoli della Settima Arte a poter fregiarsi del doppio status di Cult e Capolavoro al contempo. Fra le opere più significative degli anni '80 il film di Ridley Scott vive di una pienezza complessiva che lo eleva da semplice titolo di genere, ibridando le sue componenti sci-fi in uno stile autoriale che vive di immagini e sensazioni. Visivamente sontuoso nella rappresentazione desolante di questa metropoli del futuro, cupa e sporca nei suoi bassifondi e oppressa da invasioni tecnologiche oltre misura, con macchine volanti e megaschermi pubblicitari ad esasperare l'attualità di molte delle grandi città odierne, con uno stile scenografico che, facendo leva su effetti speciali d'avanguardia per i tempi, trasmette sin da subito un alone di decadenza nel quale i sogni sembrano destinati a spegnersi. Ambientazioni che rimandano, nelle loro notti scure e piovose, agli archetipi del noir, genere che è ben più che semplicemente omaggiato nella caratterizzazione del suo protagonista e nell'evolversi della vicenda, assimilando con cura certosina elementi cardine della corrente cyber-punk e dando vita ad una creatura di celluloide immaginifica e sontuosa. La gestione dei rapporti interpersonali tra i vari personaggi in gioco, pedine inconsapevoli di un piano più grande, si regge proprio sui binari classici, dalla femme fatale interpretata dalla splendida Sean Young, volto e fisico perfetti per il non semplice ruolo, sino al tormentato protagonista di Harrison Ford, in questa versione "penalizzato" dall'eliminazione del caratteristico voice-over presente nell'originale. Ma Blade Runner non è solo intreccio di indagini e colpi di scena, ma è un'opera di filosofia moderna inserita su tematiche sci-fi in un mix approfondito prima solo nei grandi capolavori di un tempo e ai cui toni accentuati è forse imputabile il flop al botteghino nell'anno della sua uscita. Per chi infatti sperava di rivedere Harrison Ford in un nuovo blockbuster per il grande pubblico, lo spaesamento poteva esser tale da alimentare un negativo passa-parola. Amato dalla critica e riscoperto ben presto anche dalle vaste platee, il film traccia con disarmante semplicità il vero significato dell'esistenza, ponendo l'umanità come moderna Prometeo creatrice di vita, incapace però di garantire a questi nuovi "nati" la gioia di vivere ed amarsi nella loro nuova realtà. L'ambiguità tenera e crudele che aleggia nei Replicanti Nexus-6 assume perciò ad un significato più alto, vuoi nella relazione tra Roy e Pris, vuoi nell'ormai leggendario discorso finale del personaggio interpretato da Rutger Hauer sotto una pioggia battente, condizione metereologica dalle implicite stratificazioni etiche. E in questa storia sofferta, laddove batte un cuore anche nelle macchine, la colonna sonora di Vangelis rimane un vero e proprio valore aggiunto capace di amplificare il già intenso contenuto emotivo della visione.
Nella realtà le lacrime non andranno disperse nella pioggia e non è ancora il tempo di morire, bensì quello di rivivere su grande schermo l'appassionante storia di Blade Runner. Tra neo-noir cyberpunk e sci-fi autoriale, il capolavoro di Ridley Scott non ha perso un briciolo di smalto a trentanove anni dalla sua uscita, ricordandoci ancora una volta come l'umanità non sia un valore acquisito ma un qualcosa da guadagnare in un percorso di crescita interiore profonda e dolorosa, umani o meno che si sia. Visivamente sempre maestoso nel tratteggio di questo futuro distopico e decadente, il film si regge su una solida base narrativa che mixa il genere con ruggiti filosofici ed etici che, oggi più che mai, ci pongono dinanzi a domande scomode sul reale significato dell'esistenza.
COFANETTO:
Questa versione Blu Ray di Blade Runner - The Final Cut che ho acquistato è formata da un cofanetto contenente 2 dischi, uno che rappresenta il classico Blu Ray per la visione rimasterizzata e restaurata digitalmente del film con nuove sequenze ed effetti speciali inediti, compresa la colonna sonora anche essa rimasterizzata in Dolby Digital 5.1; l'altro disco è un normale Dvd con i contenuti speciali dove si visionerà un documentario intitolato "Dangerous Days" che contiene scene "dietro le quinte", sequenze tagliate e nuovissime interviste della realizzazione di Blade Runner. I dischi sono chiusi all’interno di un normale cofanetto in plastica di color blu avvolto da un case cartonato con il disegno che ricorda la classica locandina dell'uscita del film.
Il mondo distopico ha una definizione talmente elevata che per un attimo pensiamo quasi di avere a che fare con un film di ultima generazione, dimenticandoci che l’opera di Scott risale addirittura al 1982. I colori accesi, come le luci e i neon della città, risaltano in una maniera assurda e vantano una gamma di sfumature più ampia e ciò si rende manifesto soprattutto ad un occhio clinico ma anche per merito di una visione così ravvicinata. Anche nei colori più scuri le differenze si notano e ogni dettaglio evidenzia una cura certosina e ci regala dei primi piani eccezionali. Più la telecamera si avvicina ai volti o anche soltanto ad oggetti, palazzi e strade, più si percepiscono i dettagli ed una profondità assoluta. Il Dolby Digital 5.1 è una bomba. Gli scoppi, le esplosioni e i rumori della città passano vicino alle nostre orecchie in una maniera potente e fragorosa, e se spegniamo la luce godiamo un’atmosfera di totale immersione di questo mondo distopico.
CONCLUSIONI:
Questa versione mi ha messo davvero i brividi. La qualità video fa emozionare gli occhi per la definizione e l’ampia gamma di colori previsti e mi ha fatto quasi dimenticare che si tratta di un’opera nata nel lontano 1982. Passando all’audio, rappresenta qualcosa di strepitoso, che ci fa immergere totalmente nella distopica Los Angeles. Si poteva fare qualcosa in più per gli extra, perché i contenuti speciali non sono come il film in alta definizione ma comunque godibili.





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DVD arrivé en 4 jours : mercredi 6 mars 2024, enveloppe carton et produit RAS !
Vous le savez, je suis collectionneur de tous supports depuis 1967 et donc, mon avis
n'a que peu d'importance.
Il s'agit bien d'un DVD neuf, boitier jamais ouvert.
Ce DVD reste un vieux classique que devrait posséder toutes DVThèques modernes !
Pour ma part, visionner ce genre de chef-d'oeuvre reste un plaisir.
Quant au prix de ce DVD bien condionné, je n'ai rien à rajouter.
Daniel BINTHER
L'Auditorium 319


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